BERCETO – PASSO DELLA CISA – MONTELUNGO – PONTREMOLI
Mansio XXXIII di Berceto (Sce Moderanne), XXXII di Montelungo (Sce Benedicte) e XXXI Pontremoli (Puntremel) dell’itinerario di Sigerico.
Lunghezza: km 29
Tempo di percorrenza: 9-10 ore
Difficoltà : molto impegnativo
Tipo di percorso: tratti asfaltati: 10%; mulattiere e sentieri: 90%
Dislivelli: dislivello in salita: 907 mt; dislivello in discesa: 1467 mt; quota massima raggiunta: 1229 mt.
Segnaletica: Frecce con pellegrino Via Francigena e segnaletica CAI lungo quasi tutto il percorso.
Descrizione del percorso:
Dalla piazza del Duomo di Berceto, lo Sce Moderanne di Sigerico, si imbocca la via Romea lastricata in direzione sud, uscendo dal paese dalla porta di Cò di Campo e via Seminario. Continuando in discesa si incrocia la carrozzabile che porta verso l’autostrada. Si gira a destra e subito a sinistra per una mulattiera che poi diventa un sentiero quasi nascosto dalla vegetazione. Si scende e si guada un torrente, addentrandosi nel bosco fino a un incrocio dove si gira a destra, e dopo un tratto in saliscendi si arriva ad una casa, dove inizia la SS 62 della Cisa in località Tugo.
Attraversata la statale, si imbocca vicino a una Madonnina una strada asfaltata che poi diventa sterrata e che sale a case Felegara, dove si continua seguendo il segnavia bianco-rosso del CAI n. 733 per il monte Valoria. Tra boschi e praterie si tocca la cima del monte Valoria a 1229 mt. Si gira quindi a destra verso il cippo, senza seguire la segnaletica CAI sul traliccio a sinistra. Il sentiero sale ripido e poi si inoltra in un bosco facendosi più dolce raggiungendo uno scalandrino, cioè una scaletta per scavalcare la recinzione del bestiame. Al secondo scalandrino, la strada continua e oltrepassato un cancello si imbocca la SS 62, poco prima del Passo della Cisa.
Dal passo della Cisa, i segnali sono molto chiari e indicano di salire accanto alla piccola chiesa della Madonna della Guardia. Si procede nel bosco per circa un’ora ora lungo stretti sentieri, ora su mulattiere più agevoli. Si sbuca nella statale e dopo poche centinaia di metri riprende la strada sterrata sulla sinistra, segnalata in modo molto chiaro. Il panorama è invediabile, da una parte si vedono la Valdantena con i suoi borghi e dall’altra i paesi di Gravagna sotto il Groppo del Vescovo. Dopo una prima parte molto comoda, si ricomincia a scendere lungo un piccolo sentiero che poi si allarga per poi restringersi prima di arrivare a Cavezzana d’Antena. In questo tratto si passa in mezzo a un bosco quasi sempre all’ombra, incontrando anche una piccola cappella con una bella maestà. A Cavezzana è possibile dissetarsi a una fontanella prima di riprendere il cammino sulla sinistra verso Groppoli di Valdantena. Il sentiero si restringe e si fa via via più sassoso. È possibile solo proseguire in fila indiana tra i campi fino all’arrivo all’abitato. Superato Groppoli, si scende in breve tempo fino al torrente Civasola, facilmente superabile in estate, in inverno superabile grazie all’aiuto di un cavo legato a due alberi.
Arrivati a Previdè, si procede lungo uno stretto sentiero verso Casalina, sempre visibile sulla destra. Si tocca Groppodalosio e il ponte medievale sul fiume Magra e si sale fino ad incrociare la strada asfaltata. Si continua e si arriva a Casalina. Si attraversa il paese e si comincia a salire sulla sinistra lungo una comoda mulattiera. Si attraversano in un lungo saliscendi tre piccoli canali su suggestivi ponticelli, passando da Toplecca di Sopra ed arrivando in fine al Passo della Crocetta.
Si scende ora ripidamente fino ad Arzengio, accompagnati sulla destra dalle croci indicanti le quattordici stazioni della Via Crucis. Si attraverso Arzengio e si procede brevemente sulla strada asfaltata, per poi prendere una strada sterrata sulla destra che scende comodamente fino al vecchio ospedale di Sant’Antonio, superando il Magra lungo un antico ponte. Da qui si gira a sinistra lungo la statale della Cisa ed in breve si raggiunge Pontremoli entrando da Porta Parma.
Dove dormire lungo la prima tappa
Il numero verde per le emergenze del pellegrino: 1515, attivo 24 h su 24, messo a disposizione dal Corpo Forestale dello Stato.
Per approfondire:
La descrizione delle tappe della Via Francigena: da Berceto ad Aulla
La storia della Via Francigena in Lunigiana
Le informazioni contenute in questa pagina sono di carattere puramente indicativo. Si consiglia e raccomanda di munirsi di informazioni aggiornate prima di intraprendere l’escursione. I sentieri e la segnaletica possono trovarsi in condizioni non ottimali.