IL CASTELLO DI CALICE AL CORNOVIGLIO

Castello di Calice al Cornoviglio Castello di Calice al Cornoviglio


La prima menzione scritta del castello di Calice al Cornoviglio risale al 1206. A dominio del borgo e della valle dell’Usurana, il castello ha pianta trapezoidale, con corpo rettangolare e due torri angolari.
Possedimento dei Vescovi di Luni, dei Malaspina e degli Estensi, nel 1271 il vescovo cedette la sua quota ai Fieschi, mentre gli Estensi ai Malaspina. Nel 1272 i Fieschi, imparentati con i marchesi di Giovagallo, Signori di Calice, Veppo e Madrignano, grazie al matrimonio tra Alagia Fieschi e il marchese Morello I, entrambi ricordati da Dante nella Divina Commedia, si impadronirono del castello. Nel 1276 però dovettero cedere il castello a Genova che glielo infeudò . Nel 1547 il castello di Calice fu infeudato ai Doria. Il passaggio da struttura defensiva a residenza signorile avvenne sotto il loro governo, con Placidia Doria.
Con il passaggio al Granducato di Toscana nel 1772, il castello venne adibito a sede del podestà e della guarnigione fiorentina che presiedeva il feudo.
Oggi ospita il museo dell’Apicoltura nell’interrato, la pinacoteca Davide Beghè al pianterreno ed un centro di educazione ambientale e il museo Pietro Rosa, che raccoglie le opere del pittore, al piano nobile.

Per approfondire:
I castelli di Calice al Cornoviglio
I musei di Calice al Cornoviglio