STORIA DI PIGNONE

Di origine antichissima, il territorio di Pignone era abitato fin dall’'età del bronzo, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti sul Monte Castellaro, oggi sito di interesse comunitario. La pieve di Santa Maria Assunta poi è un segnale indirecto della presenza romana. Estendeva la sua giurisdizione fino alle Cinque Terre prima di entrare in decadenza. Dopo il dominio estense, malaspiniano e dei vescovi di Luni, Pignone passò ai Fieschi nel 1252 e, quindi, a Genova, sotto la quale entrò a far parte della podesteria di Corvara. Nel 1312 passò da Pignone Arrigo VII di Lussemburgo, accompagnato dal cardinale Luca Fieschi in viaggio verso Roma per essere incoronato imperatore.
Come per gli altri comuni della Val di Vara, al dominio dei Fieschi successe quello di Genova e quindi diverse signorie fino al definitivo ritorno alla Repubblica nel XVI secolo.
IL PONTE VECCHIO
Anticamente era l’unica via d’accesso al borgo. Ha forma a schiena d’asino e risale al XVI secolo, probabilmente eretto su una costruzione preesistente. Al centro conserva una nicchia che ospita la statua della Vergine e, sulla sommità dell’arcata, una delle Maestà . Accanto al ponte si trova la porta maestra.