STORIA DI CALICE AL CORNOVIGLIO

Il castello di Madrignano Castello di Madrignano


Calice al Cornoviglio si differenzia dagli altri comuni della Val di Vara per gli influssi toscani e la lunga dominazione malaspiniana nella frazione di Madrignano.

Possedimento estense, all’inizio del XII secolo, fu oggetto di lotte per le rivendicazioni dei Malaspina dello Spino Secco, il vescovo di Luni e gli antichi subfeudatari del luogo. Per poco tempo, i Malaspina e il vescovo esercitarono il potere in condominio, fino a quando il vescovo di Luni Guglielmo, profondamente indebitato, chiese al Papa Innocenzo IV, della famiglia Fieschi, il permesso di vendere i suoi beni. Così nel 1252 Calice e altri territori passarono a Nicolò Fieschi.

Il dominio de conti di Lavagna durò fino all’epoca della fallita congiura di Gian Luigi contro Andrea Doria, che si impossessò dei loro beni fino agli inizi del XVIII secolo, quando furono confiscati ed assegnati dal Fisco Imperiale ai Malaspina di Mulazzo. Nel 1770, i Malaspina vendettero il feudo a Leopoldo I, granduca di Toscana, e così Calice passò a dipendere da Pontremoli per gli uffici pubblici e il vicariato.

Nel 1923, con la nascita della provincia della Spezia, Calice venne annesso alla Liguria.