ARZELATO

Arzelato Arzelato


Tempo di lettura: 2 minuti.

Indice delle informazioni su Arzelato:

- Descrizione
- Come arrivare
- Fotografie
- Video
- Altri borghi di Pontremoli

IL BORGO
Il borgo di Arzelato deve probabilmente il suo nome al latino "arx elata", roccaforte elevata, per una costruzione difensiva romana esistita nell’antichità. Il paese è ben visibile dalla parte settentrionale della piana della Magra, vista la sua altezza a quasi 900 metri di quota. Posto su un contrafforte del monte Rotondo, nella parte meridionale della valle del torrente Gordana, gode di una posizione panoramica unica. La zona circostante Arzelato era già abitata nell'antichità da popolazioni liguri, come testimoniano il sepolcreto rinvenuto nel 1938, durante i lavori di scavo per la costruzione della strada per Zeri, andato quasi del tutto disperso tranne un vaso fittile e alcune tombe a cassetta.

Arzelato fece parte del comune a Zeri fino al 1957, quando la popolazione, guidata dal parrocco di allora, Don Ino Pasquale volle passare a far parte del comune di Pontremoli, più vicino e più comodamente raggiungibile. Conserva però la caratteristica zerasca di paese sparso, frequente nella zona, come anche per il vicino Rossano di Zeri, retaggio della formazione pagense dei primitivi liguri, con gruppi di piccoli aggregati disseminati, indicati con un nome collettivo.

Arzelato è infatti composto da diversi abitati, di cui i principali sono Castello, Fornace, Teriola, Soglio, Pietra Picata e Colle d'Aquila. Nella parte più alta, Castello, forse chiamato così per l'"arx elata" romana, si trova la chiesa di San Michele Arcangelo, patrono del paese. Probabilmente del XV secolo, la prima menzione scritta è del 1470-1471, negli Estimi della Diocesi di Luni come dipendente della Pieve di Urceola a Saliceto. Parrocchia autonoma dal 1568, la chiesa è costruita in pietra, con la facciata totalmente intonacata, delimitata da lesene in conci di pietra, che riflettono la struttura interna a tre navate. Il portale centrale in pietra immette all'interno separato da pilastri, con aule voltate a botte.

Narra la leggenda che San Michele, il giorno della sua ricorrenza, il 29 settembre, usasse regalare agli abitanti due cinghiali, uno da macellare e l’altro da lasciare in libertà. Un anno però, gli arzelatesi macellarono entrambi gli animali e da allora San Michele manda sciami di formiche volanti a morire sul sagrato della chiesa e sulle pareti del campanile. Per alcuni, le formiche di San Michele indicano l'arrivo imminente della pioggia e sono una manifestazione miracolosa della partecipazione degli animali alla processione per il Santo.

Arzelato è tristemente ricordata per il rastrellamento nazi-fascista del 19 e 20 gennaio 1945, quando nel paese si trovavano i partigiani del Battaglione Internazionale del maggiore inglese Gordon Lett. È stato prodotto in merito anche un docufilm dal titolo "20 gennaio 1945".
Ad Arzelato infine, si trovava il Falco delle Apuane, albergo ormai chiuso.

Come arrivare a Arzelato



Le fotografie di Arzelato