TRESANA

Tresana
Il comune di Tresana si estende sullo sponda destra del fiume Magra, dal fondovalle fino all'Appenino ligure, al confine con la Val di Vara, e racchiuso tra il torrente Cisolagna a sud e il torrente Canossilla a nord, verso Mulazzo. Numerosi nel territorio sono i corsi d'acqua, tra cui i due principali: il torrente Osca e il torrente Penolo, che nascono rispettivamente dal Monte Cornoviglio e dal Monte Castellaro e sfociano entrambi nel fiume Magra.
Forse Tresana deve il suo nome all'imponenza del suo castello, risalente nella sua parte più antica all'XI-XII secolo, derivando il toponimo da "turris sana". Storicamente, fu possedimento dei Malaspina di Mulazzo prima e di Lusuolo poi. Feudo indipendente dal 1559 con Francesco Guglielmo, grazie ai cui meriti venne concesso a Tresana nel 1577 il privilegio di battere moneta, dal 1652, entrò in orbita di Milano e quindi spagnola, e nel 1660 fu comprato dalla famiglia fiorentina dei Corsini, che tenne il feudo fino all'epoca napoleonica.
Il borgo storico si trova trova immerso nel verde, arroccato sul colle dove si staglia appunto il castello di Tresana. Circondato da ripidi pareti, venne costruito in posizione ideale per la sua difesa e per le funzioni di avvistamento. La fortificazione, con la possente torre quandrangolare, è stata quasi completamente recuperata a partire dal 2010, quando versava in stato di semiabbandono. Poco sotto, ma dalla parte opposta del recinto del castello, si alza la figura barocca della chiesa di San Giorgio.
Il capoluogo del comune è invece Barbarasco, centro di fondovalle più popoloso, dove si trova la bella chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, anch'essa in stile barocco. Nel resto del territorio comunale, rimangono i ruderi del castello di Giovagallo, di Morello Malaspina e di Alagia Fieschi e il castello di Villa di Tresana, completamente restaurato e molto suggestivo.
Il territorio è anche caratterizzato dalla presenza di numerosi mulini, la stragrande maggioranza in stato di abbandono, posti principalmente lungo i numerosi corsi d'acqua ed oggi affascinanti ruderi, testimonianza del duro lavoro di un passato neanche troppo lontano. I mulini si trovano soprattutto lungo i due torrenti principali, Osca e Penolo, ma anche lungo il fosso Re dei Cieli a Villa di Tresana, il fosso del Cerro nei pressi del santuario della Madonna del Canale a Pera e vicino a Pietrasalta, il torrente Cisolagna nei pressi di Canala e altri ancora.
In località Travada infine, poco sotto il castello, ci si può rinfrescare d'estate nel torrente Osca, nei pressi del ponte in pietra ornato da una maestà .
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