LA PIEVE DEI SANTI CORNELIO E CIPRIANO DI CODIPONTE
La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte
Tempo di lettura: 1 minuto.
Indice delle informazioni sulla pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte:
- Descrizione
- Come arrivare
- Fotografie
- Video
- Approfondimenti
LA CHIESA
La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte è uno dei monumenti più significativi della Lunigiana.
Si trovava infatti al centro di un importante crocevia di strade che collegavano la costa con l’interno ed il Nord Italia, tra le quali una variante della Via Francigena e la Via del Volto Santo. L'edificio sorge accanto al torrente Aulella, in un’area sede di un antico pago romano e successivamente di un villaggio. Scavi archeologici hanno infatti rilevato resti ascrivibili a un insediamento ligure-apuano.
La pieve viene menzionata per la prima volta in modo indiretto in un un documento del 793, dove nel testamento del longobardo Valprando del fu Prandulo, viene lasciata al fratello Pietro una corte sita "Transmontem ad Sanctum Ciprianum".
La prima citazione ufficiale è invece del 1148, in una bolla pontificia di Papa Eugenio III al vescovo di Luni.
Ricostruita nel XIV secolo a seguito di una frana, modificò solo leggermente le sue linee principali, nonostante diversi rifacimenti che interessarono la costruzione e poi rimozione di un portico e diversi restauri dopo il terremoto del 1834, tra il 1910 ed il 1913 e dopo il terremoto del 1920.
La stupenda facciata della pieve è a salienti, con il bel portale in arenaria tardo-barocco, forse proveniente dal vicino convento delle Clarisse, sormontato da una bifora e da una finestrella cruciforme e fiancheggiato da due contrafforti, probabili resti dell’antico portico.
L'abside centrale è riconducibile al XII secolo, con archetti pensili caratterizzati da più elementi. L'altra abside, la minore, è stata ricostruita durante gli ultimi restauri nel 1969.
La parete di destra della pieve, verso il torrente, conserva alcuni caratteri di un'antica fortificazione e il bellissimo portale laterale, del XIV secolo, con un architrave ornato da tre teste stilizzate e simboliche margherite a sei petali.
L'interno è a tre navate, diviso da due file di pilastri cilindrici dalle quali partono archi a tutto sesto. Spiccano i capitelli del XII secolo, sei cubici con quattro facciate scolpite e quattro nelle semicolonne della controfacciata e del presbiterio. I capitelli sono un compendio di raffigurazione del bestiario medievale con figure simboliche stilizzate, animali, elementi vegetali: la sirena bicaudata, l’orante-telamone, l’animale rampante, l’uomo itifallico, il marzo suonatore di corno, l’atleta.
Sulla destra dell'entrata troviamo il fonte battesimale tardo-medievale decorato con una croce e figure di bambini in fasce che sostituì il fonte battesimale originale ad immersione di pianta ottagonale, di cui è stata ritrovata la parte basamentale.
Si possono ammirare un prezioso polittico quattrocentesco con la Vergine, il Bambino, il Volto Santo e i santi Cornelio e Cipriano e il trittico tardo medievale con la Vergine in trono, i Santi Cornelio e Cipriano titolari della chiesa e l’immagine del Volto Santo, celebre e venerata reliquia Lucchese.
La torre campanaria originale era posta sul lato meridionale della chiesa, rinvenuta durante gli scavi del 1969, e demolita prima del XIV secolo. Il nuovo campanile è del 1778.
Come arrivare alla pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte
Le fotografie della pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte
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- Come arrivare
- Fotografie
- Video
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LA CHIESA
La pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte è uno dei monumenti più significativi della Lunigiana.
Si trovava infatti al centro di un importante crocevia di strade che collegavano la costa con l’interno ed il Nord Italia, tra le quali una variante della Via Francigena e la Via del Volto Santo. L'edificio sorge accanto al torrente Aulella, in un’area sede di un antico pago romano e successivamente di un villaggio. Scavi archeologici hanno infatti rilevato resti ascrivibili a un insediamento ligure-apuano.
La pieve viene menzionata per la prima volta in modo indiretto in un un documento del 793, dove nel testamento del longobardo Valprando del fu Prandulo, viene lasciata al fratello Pietro una corte sita "Transmontem ad Sanctum Ciprianum".
La prima citazione ufficiale è invece del 1148, in una bolla pontificia di Papa Eugenio III al vescovo di Luni.
Ricostruita nel XIV secolo a seguito di una frana, modificò solo leggermente le sue linee principali, nonostante diversi rifacimenti che interessarono la costruzione e poi rimozione di un portico e diversi restauri dopo il terremoto del 1834, tra il 1910 ed il 1913 e dopo il terremoto del 1920.
La stupenda facciata della pieve è a salienti, con il bel portale in arenaria tardo-barocco, forse proveniente dal vicino convento delle Clarisse, sormontato da una bifora e da una finestrella cruciforme e fiancheggiato da due contrafforti, probabili resti dell’antico portico.
L'abside centrale è riconducibile al XII secolo, con archetti pensili caratterizzati da più elementi. L'altra abside, la minore, è stata ricostruita durante gli ultimi restauri nel 1969.
La parete di destra della pieve, verso il torrente, conserva alcuni caratteri di un'antica fortificazione e il bellissimo portale laterale, del XIV secolo, con un architrave ornato da tre teste stilizzate e simboliche margherite a sei petali.
L'interno è a tre navate, diviso da due file di pilastri cilindrici dalle quali partono archi a tutto sesto. Spiccano i capitelli del XII secolo, sei cubici con quattro facciate scolpite e quattro nelle semicolonne della controfacciata e del presbiterio. I capitelli sono un compendio di raffigurazione del bestiario medievale con figure simboliche stilizzate, animali, elementi vegetali: la sirena bicaudata, l’orante-telamone, l’animale rampante, l’uomo itifallico, il marzo suonatore di corno, l’atleta.
Sulla destra dell'entrata troviamo il fonte battesimale tardo-medievale decorato con una croce e figure di bambini in fasce che sostituì il fonte battesimale originale ad immersione di pianta ottagonale, di cui è stata ritrovata la parte basamentale.
Si possono ammirare un prezioso polittico quattrocentesco con la Vergine, il Bambino, il Volto Santo e i santi Cornelio e Cipriano e il trittico tardo medievale con la Vergine in trono, i Santi Cornelio e Cipriano titolari della chiesa e l’immagine del Volto Santo, celebre e venerata reliquia Lucchese.
La torre campanaria originale era posta sul lato meridionale della chiesa, rinvenuta durante gli scavi del 1969, e demolita prima del XIV secolo. Il nuovo campanile è del 1778.
Come arrivare alla pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte
Le fotografie della pieve dei Santi Cornelio e Cipriano di Codiponte