FAGIOLO DI BIGLIOLO
Il fagiolo di Bigliolo ha caratteristiche uniche, dovute a diversi fattori tra i quali la tecnica di produzione, le favorevoli condizioni del terreno, alluvionale e molto fertile, ben drenato e povero di calcio, così come del clima e dell’acqua di irrigazione poca dura. Bigliolo poi si trova in una valle orientata a sud, ben soleggiata e riparata dai venti.
Il fagiolo è quindi tenero, di buccia sottile, estremamente digeribile e delicato. Le principali varietà coltivate sono il tondino, di piccole dimensioni e dalla forma leggermente tondeggiante, con striature color vinato intenso e fondo crema variegato di viola; il borlotto di Bigliolo, di media grandezza, con forma allungata, leggermente schiacciata con striature color vino vinoso intenso, usato per la preparazione di ottimi minestroni; il bianchetto, di piccole dimensioni, di forma ovoidale e di colore bianco crema chiaro, dal sapore dolce e delicato, utilizzato soprattutto per contorni, lessato in acqua e accompagnato da olio extravergine della Lunigiana; il due facce, di media grandezza, di forma schiacciata e leggermente allungata che presenta, a partire dall’occhio, una variegatura color vinato su sfondo crema, usato lessato e nei minestroni.
La semina del fagiolo viene fatta tradizionalmente sulla "ristoppia" del grano, cominciando a lavorare il terreno solo dopo la raccolta del cereale, tra il 23 e il 30 giugno, cioè da San Giovanni a San Pietro. Le piante crescono in doppi filari sostenute da rami di cerro, nocciolo e frassino.