MONUMENTO FUNEBRE DI GALEOTTO MALASPINA

Il monumento funebre di Galeotto Malaspina
Il monumento funebre di Galeotto Malaspina

Posto nella chiesa di San Remigio, all’interno del borgo di Fosdinovo, il monumento funebre di Galeotto Malaspina venne costruito nel 1367 per volere della famiglia del marchese. In marmo bianco, è formato da un sarcofago, un simulacro del marchese in armi a grandezza naturale e da un'edicola con rosone poggiante su colonnine.

L’epitaffio che appare sotto il sarcofago recita in latino le lodi di Galeotto:
Hac situs est arca quem torsit previa parcha
marchio magnificus galeoctus iuris amicus
vir probitatis dictus fuit hic totusque relictus
a vitiis iustus verax prudens pius ustus
rore dei fastus non ei prefuit haustus
ut nitet in spinis flos floruit malaspinis
hiis hic herus genitus patrieque athleta peritus
virtutum rector populi protector ut hector
quem chorus angelicus assumpsit dote pudica
mille trecentenis et sexaginta duobus
adiunctis quinis domini currentibus
annis martius in decimo quinto
cum volveret axem
iustitia porto chel mondo rege se iustitia no fose el modo no regnerb.

Prima di prendere possesso del feudo di Fosdinovo, Galeotto Malaspina viveva a Verona. Nel 1352 ereditò il feudo con i fratelli Guglielmo e Gabriele, dallo zio Spinetta I il Grande, marchese di Fosdinovo e Verrucola. Gabriele muore poco dopo e nel 1360 Galetto viene scomunicato dal Papa nello scontro con i vescovi di Luni. Nel 1367, anno della morte, ancora sotto scomunica, lasciava i tre figli, Gabriele, Spinetta e Leonardo, sotto la tutela della moglie Argentina Grimaldi, nobildonna genovese. I figli di Galeotto e i suoi discendenti governeranno poi il feudo di Fosdinovo per quattro secoli e mezzo, fino alla prima campagna d’Italia di Napoleone.

Per approfondire:
Storia, tradizioni e leggende di Fosdinovo