SEPOLCRO DELLA MOGLIE DEL CONTE UGOLINO

La chiesa di Bibola La chiesa di Bibola


Secondo la tradizione, a Bibola sarebbe sepolta la moglie del Conte Ugolino della Gherardesca, morto di fame nella torre delle Sette Vie a Pisa, chiamata poi torre della fame.

Il sepolcro si troverebbe nella chiesa del paese. La favola è nata all’inizio del 1900, quando un giornale di Carrara, lo "Svegliarino", riportò il resoconto di una conferenza sul XXXIII canto dell’Inferno, nel corso della quale si affermava che nel vicino borgo di Bibola fosse sepolta la contessa Margherita.

Lo storico Giovanni Sforza cominciò ad indagare e trovò nella chiesa una lapide di marmo, senza iscrizione, raffigurante un leone rampante. Lo stemma non era quello dei Gherardesca e nemmeno dei Pannocchieschi, famiglia della contessa, poiché la lapide non era del XIII secolo, bensì del XVII secolo.

Effettuò ricerche anche nei registri parrocchiali e trovò nelle notazioni dei legati perpetui, uno scritto che diceva di far celebrare quattro messe basse per la signora Eleonora Ugolini di Pisa per le terre olivate lasciate dalla medesima alla parrocchia. La parola "signora" era abbreviata in "ra." superiore accompagnato da una lunga coda o svolazzo, rassomigliava ad una grossa "C". Molto probabilmente un vecchio parroco scambiò lo svolazzo per una "C", la lettera iniziale della parola Contessa e scrisse nei documenti "Signora contessa Eleonora Ugolini di Pisa".

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