GLI STRETTI DI GIAREDO

Gli Stretti di Giaredo Una delle gole degli Stretti di Giaredo


Tempo di lettura: 4 minuti.

Indice delle informazioni sugli Stretti di Giaredo:

- Introduzione
- La visita
- Flora e fauna
- Come arrivare e parcheggio
- Fotografie
- Video
- Altre bellezze naturali della Lunigiana

INTRODUZIONE
Gli Stretti di Giaredo sono dei piccoli canyon scavati dalle acque vorticose del torrente Gordana. Si tratta di una forra fluviale lunga circa 1000 metri delimitata da pareti rocciose verticali di una ventina di metri di altezza e più, in alcuni punti larghe pochi metri.
Gli Stretti di Giaredo si snodano lungo il tratto inferiore della gola rocciosa del Gordana, lunga circa 7 Km, che da Noce di Zeri scende fino al piccolo abitato di Giaredo, da 560mt slm a 300mt slm.

In circa un’ora (andata e ritorno) è possibile percorrerli scoprendo cinque gole principali, di cui la più bella quella centrale, risalendo il torrente verso la diga, tra rocce di diverse dimensioni e rami di alberi divelti. I passaggi dove non si tocca sono pochi ma molto suggestivi, uno subito all’entrata degli stretti.

Oltre le cinque gole principali si può continuare fino alla diga di Noce di Zeri, un piccolo invaso artificiale alta circa 25 metri, con un coronamento di circa 38 metri, costruita tra il 1938 e il 1941.
Formatosi nell'epoca Quaternaria, l'azione erosiva dell'acqua ha modellato le pareti rocciose dei canyon, con le caratteristiche strisce orizzontali multicolori rosse, verdi, azzurre e grigie, formate da scisti policromi, calcari selciferi, arenarie macigno, diaspri toscani e maiolica.

LA VISITA
L'epoca migliore per percorrere gli Stretti di Giaredo è l'estate, vista la bassa temperatura dell'acqua, molto fredda e l'ombrosità dell'intero percorso.
Fino al 2005 praticamente sconosciuti (qui li raccontiamo in quell'anno quando venivano visitati pochissimo), negli ultimi anni sono stati scoperti da molti turisti, soprattutto nelle due settimane centrali di agosto.

È importante prendere alcune preacuzioni prima e durante la visita e sapere che:
- cinque gole principali percorribili in circa un'ora (un km andare e un km tornare)
- gli Stretti di Giaredo sono zona esondabile: fare attenzione sempre e comunque.
- d'estate l'acqua non è molto alta, ma in alcuni punti è necessario nuotare, di solito subito all'inizio e in due o tre gole.
- fare molta attenzione ai sassi scivolosi o non ben assestati
- è imprescindibile saper nuotare
- la temperatura dell'acqua è molto fredda. In estate si possono comunque percorrere in costume da bagno, anche se è raccomandabile una muta o in modo più rudimentale anche un k-way.
- portare una borsa impermeabile o simile per chiavi della macchina, cellulari, ecc...
- il resto dell'anno la visita è sconsigliata
- usare scarpe da trekking o da tennis con suola grip (no ciabatte, sandali, piedi nudi, scarpette da barca)
- Non molestare la fauna o danneggiare la flora
- Non gettare e abbandonare rifiuti, inclusi i mozziconi di sigaretta

FLORA E FAUNA
Nella valle del Gordana si trova una vegetazione molto variegata. Nei pressi del torrente soprattutto frassino maggiore e ontano nero, ma anche salice, pioppo nero e ontano verde. In generale nella valle: leccio, roverella, carpino nero, sorbo montano, acero campestre, orniello, carpino bianco, tiglio selvatico.
Allo stesso modo, per gli animali, nel Gordana possiamo vedere la rana italica, il rospo comune e la natrice dal collare (la biscia d'acqua comune) e molto raramente la vipera comune.

A proposito, nel caso di morso di vipera, chiamare immediatamente il 112 e seguire le istruzioni dell’operatore medico. Non incidere o succhiare la ferita, non fasciare o stringere con lacci, non muoversi. I morsi di vipera avvengono normalmente a livello degli arti (caviglia, gamba, mano, polso, braccio) e di solito non comportano pericolo di vita.

In tutta la valle, troviamo volatili come la ballerina gialla, l'airone cenerino, il merlo acquaiolo, la capinera, il pettirosso, il tordo bottaccio, la tordela, la ghiandaia, la cornacchia grigia, il picchio muratore, il picchio rosso maggiore, lo scricciolo, l'allocco. Poi lo scoiattolo rosso, il ghiro, il tasso, il capriolo, il cinghiale, la lepre, il riccio e predatori come il lupo, la volpe, la faina e la nottola.

Come arrivare agli Stretti di Giaredo e parcheggiare

Gli stretti si trovano nei pressi del paesino di Cavezzana Gordana (non confondere con Cavezzana d'Antena, altro borgo pontremolese).
Per arrivare agli stretti dal casello di Pontremoli raccomandiamo questa mappa, senza però percorrere la strada sterrata con la macchina, molto ripida e con sassi anche grandi.

Quindi al casello girare a destra, passando da Saliceto fino al ponte dell'Annunziata che NON attraverseremo. Continuare invece lungo la strada provinciale, con il fiume Magra sulla destra, passando il ponte sul Gordana (attenzione all'autovelox) e il comando dei Carabinieri. Ora su Viale Europa si prosegue fino alla rotonda che che porta a Zeri girando a sinistra. Dopo alcune curve, superati i piloni dell’autostrada, un cartello sulla sinistra indica gli Stretti di Giaredo.




Nel caso di molto afflusso (esempio tipico Ferragosto), troverete già macchine parcheggiate qui ai lati della strada, dove appunto è possibile parcheggiare fino a qui, dove comincia la strada sterrata:



Da questo punto, scendere a piedi fino a uno spiazzo (10 minuti), da cui uno stradello scende nel torrente, che va risalito per una ventina di minuti circa fino all'ingresso del canyon.

Attenzione: il percorso per accedere al luogo potrebbe essere in condizioni non ottimali. Non avventurarsi lungo sentieri alternativi, indossare un abbigliamento adeguato, le rocce dei torrenti possono essere molto scivolose. Le informazioni contenute in questa pagina sono di carattere puramente indicativo.

Torrenti, cascate, luoghi naturali della Lunigiana:



Le fotografie degli Stretti di Giaredo