IL FEUDO DI TRESCHIETTO

Il feudo di Treschietto si formò nel 1351 dalla divisione del feudo di Filattiera del marchese Nicolò detto il Marchesotto, insieme ai feudi di Bagnone, Castiglione e Malgrate.
Primo marchese fu Giovanni detto Berretta, che dominava sui territori di Treschietto, Iera, Vico, Corlaga, Leugio, Palestreo, Stazzone e Fenale, e fece erigere sulla rupe che domina il borgo il castello, i cui imponenti ruderi sono ancora oggi visibili.
Gli successe Federico il Todesco (1357-1419) e quindi i discendenti lo governarono insieme, delegando il potere al più anziano.
I figli di Federico furono Dondazio (-1461), Giovanni II (-1438), Azolino (-1469), Galeazzo (-1468), da cui discesero quatto rami genealogici.
Il feudo di Treschietto durò fino al 1698. L'ultimo marchese, Ferdinando Malaspina, vendette infatti il feudo al granducato di Toscana, da cui scaturì una controversia con i Malaspina di Filattiera, che reclamarono il feudo al Fisco Imperiale.
Confermato al granduca Cosimo III de' Medici, Treschietto venne però dato in accomandita a Giulio Malaspina di Filattiera, che lo tenne fino alla morte nel 1761. Alla sua morte il feudo passò al conte Carlo de Nay (1761-1789), figlio di Emmanuel de Nay, conte di Richecourt, presidente della Reggenza toscana. Nel 1789 il granduca Pietro Leopoldo lo concesse al principe Rodolfo Giuseppe Colloredo e nel 1793 fu ceduto ai principi Corsini di Firenze fino all’abolizione dei feudi del 1797.
Marchese di Treschietto a inizio XVII secolo fu Giovan Gasparo, ricordato come un leggendario perverso marchese.