IL CASTELLO DI TRESCHIETTO
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Indice delle informazioni sul castello di Treschietto:
- 1. Fotografie
- 2. Video
- 3. Descrizione
- 4. Storia
- 5. Struttura
- 6. Leggende
- 7. Come arrivare
- 8. Gli altri castelli della zona
Aggiornamento visite 2024 al castello di Treschietto
Il castello di Treschietto è ridotto a rudere, è visitabile facendo molta attenzione per la precarietà della struttura.
Le fotografie del castello di Treschietto
IL CASTELLO DI TRESCHIETTO
I ruderi del castello di Treschietto si trovano alla fine borgo omonimo, in posizione dominante, sopra uno strapiombo del monte Orsaro, all’incrocio tra i corsi d’acqua Re di Valle e Acquetta. Importante per i traffici commerciali lungo la riva sinistra del fiume Magra e il Nord Italia, era passaggio obbligato per mercanti e pellegrini lungo la sponda destra del Fiume Magra.
STORIA
Inizialmente parte del marchesato di Filattiera, Treschietto divenne sede feudale nel 1351 con Giovanni detto il Beretta, figlio di Niccolò di Filattiera. Il feudo comprendeva anche diverse ville tra cui Vico, Iera, Leugio e Corlaga. Giovanni fece erigere a Treschietto la sua residenza, che qui rimase regnando la sua dinastia fino al 1698, quando Ferdinando Malaspina vendette il feudo al granducato di Toscana, generando un’annosa controversia tra i Malaspina di Filattiera, che reclamavano il feudo e il Fisco imperiale. Confermato al granduca Cosimo III de' Medici, Treschietto venne dato in accomandita Giulio Malaspina di Filattiera, che lo tenne fino alla morte nel 1761. Il feudo passò quindi al conte Carlo de Nay fino al 1789, al principe Rodolfo Giuseppe Colloredo fino al 1793 e ai Corsini di Firenze fino all’abolizione napoleonica dei feudi del 1797.
STRUTTURA
Oggi si possono ammirare maestosi ruderi, con tratti della cinta muraria quadrilatera, l’imponente torre circolare un tempo coronata da beccatelli a sporgere del sistema piombante e alcuni ambienti. Degli edifici interni restano poche tracce. Anche la cappella castrense, della quale è identificabile l’abside, è stata ricoperta dai crolli delle strutture difensive.
I ruderi, nel complesso, ricordano la torre del castello di Malgrate mentre la ripetitività di alcuni elementi architettonici e costruttivi in diverse località sotto il diretto dominio dei Malaspina, confermerebbe l’intervento ripetitivo delle stesse maestranze al servizio della famiglia.
LEGGENDE
Vuole la leggenda che il marchese Giovan Gasparro Malaspina, vessò gli abitanti di Treschietto fino alla morte avvenuta nel 1678, con violenze sulle giovani del paese e i loro famigliari.
Un’altra leggenda tramandata ci fa credere che nei sotterranei del castello vi sia stato nascosto un vitellino d’oro.
Come arrivare al castello di Treschietto