LA STORIA DI MONTIGNOSO
Montignoso deve probabilmente da da Mons Igneus, per i fuochi che si accendevano nella zona per aiutare i marinai. Già nel 753 è ricordato il castello Aghinolfi, attorno al quale si formò la prima comunità , in un atto di donazione del re Astolfo al cognato Anselmo, fondatore dell’Abbazia di Nonantola nel modenese. Forse già con la decadenza di Luni, i suoi abitanti si ritirarono in queste colline, in una zona fortemente strategica che vide anche il passaggio della Via Francigena. Il castello passò poi al vescovo di Luni, ai signori da Castello e quindi dal XIII secolo a Lucca, nella cui sfera rimase fino al XIX secolo. Con l’arrivo dei Francesi, il borgo venne affidato ai Baciocchi, a cui si deve la bonifica di una parte della zona paludosa della zona. Verso la metà del XIX secolo, Montignoso passò per un breve periodo agli Estensi e venne quindi annesso al Regno d’Italia.
Durante la seconda guerra mondiale, le armate tedesche si insediarono nel castello e nella Villa Schiff per controllare la linea Gotica che praticamente divideva in due il paese. Il comune venne proclamato nel 1946, dopo che prima della guerra venisse inglobato in quello di Apuania.
Per approfondire:
I paesi di Montignoso