IL TREKKING E I PERCORSI NATURALISTICI DI PONTREMOLI

Gli stretti di Giaredo Gli stretti di Giaredo

Il vasto territorio comunale di Pontremoli, ricco di corsi d’acqua e boschi, si apre a ventaglio lungo il crinale appenninico al confino con il Parmense, a cui è collegato dai passi del Borgallo, del Brattello, della Cisa e del Cirone.

La bellezza e la potenzialità del territorio risiedono anche e soprattutto nei corsi d’acqua del pontremolese, che danno vita a maestose cascate e paesaggi letteralmente mozzafiato. È il caso del Piscio di Pracchiola nella prima parte del corso del fiume Magra, una cascata di circa 30 metri raggiungibile da Pracchiola in quaranta minuti di cammino. Nei pressi di Cervara, continuando dal paese lungo una sterrata si arriva al Lago Verde e poco oltre, seguengo un sentiero segnalato, alla cascata di Farfarà , di oltre 30 metri. Lungo il torrente Verde sono numerosi i punti dove poter fare il bagno o ammirare altre cascate, come all’inizio della valle, dove si trova una cascata artificiale molto suggestiva o appena dopo Baselica.

Il luogo più suggestivo si trova forse lungo il torrente Gordana: gli Stretti di Giaredo, piccoli canyon scavati nei secoli in cui il livello dell’acqua e delle gole cambia in continuazione.

Il percorso del trekking Lunigiana attraversa il territorio in tre tappe, la quarta, che da Coloretta di Zeri entra nell’alta valle del Verde a Pra del Prete e Cervara, la quinta, che da Cervara porta in Valdantena, a Groppoli, toccando tra maestà, ponti medievali e i borghi di Grondola, Succisa, Montelungo e Cavezzana d’Antena; la sesta tappa da Groppoli di Valdantena a Serravalle, nel comune di Filattiera, lungo comode mulattiere che attraversano la Valdantena e i paesi di Groppodalosio, Casalina, Toplecca e Arzengio.

Le ultime due tappe ricalcano nel tratto da Montelungo ad Arzengio il percorso della Via Francigena in Valdantena, percorso che dal Passo della Cisa porta fino a Pontremoli seguendo una variante moderna della strada dei pellegrini, che non tocca Montelungo e Succisa, passando per i semideserti paesini della valle, dove l’attrazione principale è il ponte medievale sul Magra di Groppodalosio.

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