I BORGHI DI FIVIZZANO
Il territorio del comune di Fivizzano è punteggiato da bellissimi borghi e castelli. Il dominio dei Bosi di Erberia, antica famiglia feudale che precedette i Malaspina ha lasciato segni evidenti sul territorio, Monte dei Bianchi, Viano, la stessa Verrucola dei Bosi. Le lotte tra i vescovi di Luni e i Malaspina portò all’incastellamento di numerosi borghi, come Rometta, Soliera e Moncigoli. Il feudo di Gragnola con il castello dell’aquila è un altro borgo splendido, sotto le Alpi Apuane.
Ai due estremi del comune poi, all’interno dei parchi dell’Appennino e delle Apuane, i bei borghi montani di Sassalbo, Vendaso, Vinca, Tenerano e Equi Terme
Preparatevi a una lunga lettura!
LA VALLE DEL BARDINE: SOLIERA-ROMETTA-MONCIGOLI-CESERANO-SAN TERENZO MONTI
Arrivando da Aulla lungo la SS63 del Cerreto, superando Serricciolo, si incontra il borgo di Rometta, possessione dei vescovi di Luni e dei Bianchi d’Erberia. Nella sua parte più alta, conserva la torre di Rometta, inglobata nelle abitazioni a difesa di una delle entrate al paese. Proseguendo lungo la provinciale si incontra sulla destra il borgo di Soliera, arroccato su un colle, che conserva parte delle antiche mura del castello, ben evidenti nella struttura del paese. Soliera fu caposaldo dei vescovi di Luni fino al XIII secolo e qui si trovava anche la scomparsa pieve di Santa Maria Assunta. Proseguendo si giunge a Moncigoli, anch’esso feudo dei vescovi di Luni e sede del potere temporale dei Bianchi d’erberia. Qua infatti si ergeva un castello ormai totalmente scomparso. Il borgo, di stampo medievale, conserva la chiesa di Santa Maria Maddalena, a due navate.
Tornando verso Rometta, una volta sulla SS63, si seguono le indicazioni per Ceserano, sede di un castello scomparso, e zona di produzione del vino di Fivizzano. Qui passava la Via Regia Militare che da Caniparola portava in territorio modenese via Fivizzano e Sassalbo.
Più avanti, sorge San Terenzo Monti, altra zona di produzione di vino, che secondo una leggenda deve il suo nome al santo venuto dalla Scozia. In località Pontevecchio sono state ritrovate nove statue stele, le misteriose e antichissime figure antropomorfe in pietra arenaria.
Altri borghi nella valle del Bardine: Colla, Maglietola, Bardine San Terenzo.
LA VALLE DEL ROSARO: FIVIZZANO-VERRUCOLA-MOMMIO-VENDASO-SASSALBO
Partendo da Fivizzano (SS63 da Aulla) si continua verso il passo del Cerreto e si incontra dopo pochissimo tempo il maestuoso borgo della Verrucola, dominato dal castello, in ottimo stato di conservazione. Fu feudo malaspiniano e scena di un orribile massacro perpetrato dai marchesi di Gragnola. Ogni agosto il borgo si anima con la festa medievale. Proseguendo lungo la statale si giunge a Mommio, bel borgo ai piedi dell’Alpe omonimo, dove è possibile godere dello spettacolo naturale delle Marmitte dei Giganti, cavità create dal torrente Mommio durante i secoli. Ancora piùa vanti e si arriva a Vendaso, con la sottostante pieve di San Paolo, che conserva all’interno suggestivi capitelli dalle forme fantasiose. Capolinea dell’itinerario è Sassalbo, unico abitato all’interno del Parco dell’Appennino, caratterizzato dai gessi bianchi che lo sovrastano e a cui deve il nome. Qua i castagneti rivelano l’importanza dell’economia agricola. Numerosi sono i sentieri trekking che portano a Camporaghena e Ugliancaldo. Secondo la leggenda, Sassalbo venne totalmente coperto da una frana e ricostruito più a valle.
Altri borghi nella Valle del Rosaro: Arlia, Pognana, Posara, Bottignana, Uglianfreddo ai Cerri, Pò, Collegnago, Turano, Signano, Quarazzana, Cotto, Valazzana, Panigaletto, Cormezzano, Debicò, Caugliano, Piastorla.
TRA TAVERONE E ROSARO Agnino, Magliano, Fertigliana, Canneto, Antigo, Virolo.
LA VALLE DEL LUCIDO: GASSANO-GRAGNOLA-PIOERO-TENERANO
Questo terzo itinerario si snoda lungo la valle del Lucido. Proveniendo da Aulla si prende la SS63 del Cerreto e superata Soliera, si gira a destra seguendo le indicazioni per la SR445 della Garfagnana. Subito si incontra Gassano, che si staglia con alle spalle le Apuane con la chiesa dei Santi Lorenzo e Lucia. Alcune antiche costruzioni di difesa sono inglobate nelle abitazioni e dal borgo il panorama sul castello dell’aquila di Gragnola è mozzafiato.
Gragnola è infatti il paese che si incontra subito dopo. La storia ricchissima del borgo si è ampliata con un nuovo capitolo: il ritrovamento dello scheletro di un guerriero ferito da una lancia, durante i lavori di restauro del castello. Alto sopra il borgo si trova infatti il maniero, raggiungibile da una stretta stradina. Il borgo rivive in agosto l’atmosfera medievale con maschere, rivisitazioni e botteghe. Alcuni resti di mura rimangono nella parte verso Monzone, mentre accanto alla chiesa di Sant’Ippolito e Cassiano si trova una bella fonte malaspiniana.
Lasciata Gragnola si sale seguendo le indicazioni verso il borgo di Viano e il territorio del Pioero. L’antico "piviere" comprendeva dieci borghi che facevano a capo della pieve di Viano, nel cuore delle terre dei Bianchi d’Erberia. Il più importante è Viano, che presenta ancora la torre, resto dell’antico castello e la pieve di San Martino, che dà nome al territorio, poi Pian di Molino, Isolano, Terma, Colognola, Vezzanello, Campiglione, Lorano, Corsano e Gallogna. Zona immersa nel verde, è l’ideale per passeggiate tra i diversi borghi nella più assoluta tranquillità, vista anche la vicinanza con le Apuane.
Per i più curiosi, l’itinerario può concludersi a Tenerano, dove diversi sentieri portano a Monzone, Castelpoggio e Gragnana. Qua si trova la grotta di Tenerano, zona di ritrovamenti preistorici.
Altri borghi nella Valle del Lucido: Mezzana, Mozzano, Fazzano, Folegnano, Cortila, Cecina.
LA VALLE DEL LUCIDO: MONTE DEI BIANCHI-EQUI TERME- MONZONE-VINCA
Forse il più suggestivi degli itinerari nel comune di Fivizzano. Si arriva percorrendo la SS63 del Cerreto da Aulla, per poi seguire le indicazioni sulla destra dopo Soliera per la valle del Lucido. Dopo alcuni chilometri di strada accidentata, seguendo le indicazioni per Equi Terme, sulla destra sale la strada che porta a Monte dei Bianchi. Ci troviamo dunque nel cuore delle terre dei Bianchi, l’antica consorteria feudale proveniente da Rubiera, in territorio emiliano, che poi soccombette ai Malaspina. Nel bel borgo rimangono alcuni tratti di mura e parte del monastero di San Michele, accanto alla chiesa, di antichissima costruzione. Dallo spiazzo della chiesa la vista è grandiosa su Monzone e le Alpi Apuane.
Scendendo per tornare sulla SR445 della Garfagnana, si arriva in breve a Equi Terme. Il borgo è dominato dalla parete rocciosa dove si aprono le suggestive grotte, che sono visitabili insieme al museo e l’archeoparco. Appena dopo il ponticello che porta al paese, sulla destra si trovano le Terme all’aperto, mentre il Solco di Equi, un imponente canyon naturale è appena più avanti. Sicuramente la primavera e l’estate sono il periodo migliore per una visita a Equi, da dove partono anche sentieri di trekking per Aiola, dove si trovano i resti dell’eremo di San Giorgio, Monzone e Vinca.
Da Equi, tornando indietro sulla SR445, si seguono e cartelli per a href="https://www.terredilunigiana.com/borghi/borgomonzone.php" title="Il borgo di Monzone">Monzone e Vinca, meta di appassionati di trekking e scalata. Nel pieno delle Alpi Apuane, i due borghi sono molto caratteristici. A Vinca è possibile gustare il prelibato pane di Vinca.
VALLE DELL'AULELLA
Altri borghi nella valle dell'Aulella: Cerignano, Spicciano, Turlago, Alebbio, Sercognano, Collecchia, Mazzola, Groppoli, Casetta, Terenzano.